Con queste parole Emilio De Leo ha presentato la sfida in programma domani contro l’Udinese:
“Infortuni? Non mi è mai capitata una situazione simile in carriera. Mai avuti così pochi disponibili. L’Udinese è una squadra fisica che viene ad aggredirti per togliere alla tua manovra le sue componenti migliori. Sinisa ci ha detto di dare tutto. Sarà una partita di grande lotta e sacrificio. Noi crediamo che questa emergenza possa essere una spinta ulteriore. Dovremo tutti dare di più, visto che il piano gara è un po’ condizionato dalle assenze. Chi andrà in campo saprà cosa fare. Skov Olsen? Non voglio esporre il nostro gioco prima del match. Abbiamo la possibilità di sfruttare anche altri giovani da lanciare dal primo minuto. Il mister non ha nemmeno problemi a responsabilizzare ragazzi della Primavera. Noi siamo convinti di poter fare il nostro. Dai giocatori di maggiore qualità si chiede sempre una crescita più rapida. Subentrare ad un giocatore come Orsolini che sta dimostrando così tanto è complicato. Lui si è integrato bene nel gruppo e sta lavorando bene. Ricordo un po’ di scetticismo anche nei riguardi di Schouten, poi però giocando ha silenziato tutte le critiche. Dobbiamo essere bravi noi a preservare i nostri ragazzi, a tutelarli e a farli crescere. Skov lo sta facendo bene, quindi non siamo preoccupati. Dominguez? Lui può essere sia un trequartista aggiunto che un mediano a tutti gli effetti. Come Skov Olsen avrà bisogno di un certo periodo per comprendere certe dinamiche. In Italia i giocatori di talento trovano sempre condizioni differenti. Deve riuscire a velocizzare i propri tempi di gioco e sulla grande tattica che c’è in questo campionato. Abbiamo tutta la pazienza di attendere la sua maturazione”.