Dzemaili: “Mihajlovic artefice della salvezza dell’anno scorso. I 22 punti di oggi…”

Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Blerim Dzemaili ha commentato il suo momento e quello del Bologna:

Mihajlovic? Era quello che ci serviva, ci diede subito una carica pazzesca ed una filosofia di gioco. Ci disse che avevamo grande qualità e che non potevamo essere così in basso in classifica; da me pretese che facessi la differenza. Ora posso dirlo: se fosse arrivato un mese dopo, oggi noi saremmo in Serie B. Fin da subito si cominciò a vedere quello che Sinisa voleva: l’1-0 all’Inter ci disse che avevamo tutto per salvarci. La gara spartiacque per la salvezza però è stata quella contro l’Empoli al Dall’Ara: sotto 0-1 all’intervallo, Mihajlovic ci ha caricato e alla fine l’abbiamo vinta 3-1. A fine anno poi ci siamo salutati in modo normale, lui non si è sbilanciato sul suo futuro: pensavo che con il calcio che avevamo espresso qualcuno ce lo avrebbe portato via. La leucemia di Sinisa? Ad inizio ritiro ci dicevano che aveva la febbre, poi il 13 luglio la società ci convoca per una riunione: il mister ci ha comunicato la cosa via skype, penso che non ce lo scorderemo mai. E’ stata una botta incredibile. Dicevamo che con lui avremmo mangiato il mondo, ma ci arriveremo. Bologna United? Abbiamo capito di dover far affidamento gli uni sugli altri, il mister meritava la nostra serietà. Lo staff ha fatto un grande lavoro, noi senatori abbiamo sentito più responsabilità. Verona? Quando ho letto sul giornale che sarebbe stato in panchina non ci credevo. Si è presentato alla riunione tecnica, ce lo aveva promesso ma si vedeva che non stava bene: si sono viste reazioni incredibili. Mihajlovic riesce a caricare e ad unire l’ambiente. Dopo Brescia siamo andati a trovarlo per l’affetto che c’è fra noi. Con lui questo ambiente è diventato una famiglia. Quando è tornato sul campo ad allenarci si è vista subito la differenza: è bastata una parola per farci scattare qualcosa nelle nostre teste, poi siamo andati a vincere a Napoli. 22 punti di oggi? Equivalgono ad un’Europa League come minimo”.

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